Tributo ad arte e cultura italiane nelle tre maglie floreali “one off” nate dalla collaborazione tra Puma e The Football Gal
Chi ha detto che una maglia da calcio non può essere fashion? Dopo le divise di gara firmate da grandi marchi della moda, giusto per citarne alcuni Versace per la Roma, Givenchy per il Barcellona, Balenciaga per il Boca Juniors o Diesel (che però giocava in casa) per il Bassano prima e il L. R. Vicenza poi, l’ultima incursione della moda nel mondo del calcio riguarda nientemeno che la Nazionale e porta la firma di Puma e The Football Gal.
Tre maglie ispirate al Rinascimento, all’alta moda, all’Art Deco e Art Nouveau, con elementi floreali, geometrie e simmetrie. E così i colli si arricchiscono di bordure dorate con tanto di perline e le spalle si adornano di ricami floreali in rosso, verde, bianco e oro. Un’incursione nel passato, ma anche nell’artigianalità e nella cura dei particolari proprie della moda italiana.
Questo tipo di lavoro è il marchio di fabbrica di The Foolball Gal, al secolo Diana Al Shammari, che al calcio si è appassionata fin da bambina in Iraq, quando guardava le partite con il padre o rubava le maglie da calcio ai fratelli e poi andava a giocare con loro in strada.
E se l’idea di decorare le uniformi di gara risale a quel periodo è solo da 2017 che ha deciso di provare a farlo per davvero, affrontando il giudizio del pubblico, che è stato subito lusinghiero. Quelle firmare con Puma per la Nazionale italiana, insomma, sono solo una delle ultime fatiche.
«Il mio obiettivo principale – spiega – era focalizzarmi sugli elementi che caratterizzano il Rinascimento italiano in termini di enfatizzazione della simmetria, forme naturali e creando movimento attraverso design floreali. Amo il concetto di arte indossabile, incorporando elementi differenti nelle maglie da calcio. Questa tendenza dà ai fan – e anche a chi non lo è – la possibilità di essere creativo e di incorporare il calcio nel proprio stile».
Belle maglie!