Scarpe “eterne”? Il sogno di tutti. Quante volte abbiamo dovuto buttare il nostro paio preferito e magari abbiamo faticato a trovarne uno altrettanto bello e comodo? Purtroppo, a questo non c’è ancora rimedio, ma l’azienda francese Tbs da qualche anno sta portando avanti un progetto per renderle quantomeno riciclabili all’infinito. O quasi.
Si chiama Re←Source l’iniziativa di Tbs, impresa nata 40 anni fa nella regione della Loira, per rendere le sue scarpe da ginnastica non solo etiche e vegane, ma appunto riciclabili all’infinito, realizzando le nuove calzature con uno speciale materiale ottenuto rilavorando quelle ormai dismesse.
“Da sempre ci preoccupiamo del nostro impatto sia sociale che ambientale. Oggi siamo impegnati nel progetto “Change for Good” in favore di una moda responsabile e durevole.
Il processo, infatti, è a 360° e parte dalla raccolta di scarpe usate di ogni marca all’interno dei negozi del brand (al momento solo in Francia). Consegnando le proprie calzature il cliente ottiene un buono sconto utilizzabile su un acquisto nella boutique.
Una volta raccolte, le scarpe vengono inviate alla sede di Saint-Pierre-Montlimart, dove sono selezionate e quelle contenenti caucciù sono spedite alla fabbrica in Portogallo. Qui vengono disassemblate e triturate, per ottenere una polvere nera – caucciù appunto – che sarà poi utilizzata per costruire le scarpe da ginnastica.
Il 70% della suola delle nuove scarpe è infatti costituito da caucciù riciclato, al quale viene unito un 30% di materia prima naturale per amalgamare meglio gli elementi. Anche la tomaia è fatta per il 43% di gomma naturale e riciclata e per il 57% di poliammide riciclabile.
La scarpa che ne deriva è quindi potenzialmente riciclabile all’infinito
Ma l’azione sostenibile va oltre la produzione. Tbs, che segue direttamente tutto il ciclo, ha infatti eliminato il confezionamento. Le scarpe da ginnastica sono quindi vendute senza scatola, proponendo le sue scarpe da ginnastica senza scatole, ma all’interno di una tote bag in cotone organico.