Allegro, stiloso, ironico, un po’ fanciullesco e praticamente eterno. Dalla sua nascita ha vissuto tante vite e, intramontabile, il pois sarà protagonista anche nel 2021, come visto sulle passerelle delle ultime fashion week. Ma da dove vengono i nostri amati “puntini”?
Alzi la mano chi non ha mai indossato un capo a pois. Nessuno? Prevedibile. I polka dot sono uno di quei motivi che, dalla loro nascita, non hanno mai veramente lasciato la scena della moda, caratterizzando fortemente alcuni decenni ma non scomparendo mai del tutto dai radar, anzi restandone intramontabili protagonisti.
A dimostrarlo anche le passerelle di Milano, sulle quali i “pallini” hanno fatto la loro comparsa soprattutto nelle versioni maxi, sugli abiti patchwork di Dolce&Gabbana, che li mischia alle fantasie floreali, nei più aggressivi pantaloni biker di Burberry o nell’ampio abito black and white di Luisa Spagnoli
Il bianco e nero resta intramontabile e Prada lo sceglie per declinare il completo casacca e pantalone, ma il colore si fa strada prepotentemente anche sulle passerelle, con il bianco e rosa della camicia di Piazza Sempione, il rosso dell’abito mongolfiera di Comme des Garçon e il verde-nero della sirena pop di Halpern.
E se Versace lo mette “tra le righe”, MM6 di Maison Margiela lo propone in negativo nei sui vestiti a collo alto e Giorgio Armani li inserisce in giochi optical nei suoi leggerissimi pantaloni al polpaccio. Si sbizzarrisce infine Carolina Herrera, che ne sparge di piccolissimi su miniabiti a volant e maxidress o li applica sulle trasparenze tono su tono.
E dire che fino al Settecento questa fantasia non era guardata di buon occhio.
Anzi, non piaceva proprio per nulla, visto che i puntini venivano associati a quelli provocati dal morbillo, vaiolo o altre infezioni mortali. Solo dalla metà del XVIII secolo, con il subentrare di tessuti più leggeri al posto dei pesanti broccati, il pois comincia ad entrare nelle grazie della società alla moda, che lo sceglie per dare al proprio stile un tocco più moderno.
E nell’Ottocento arriva la consacrazione grazie a una danza proveniente dalla Boemia. L’abbinamento tra pattern e nome da parte dei produttori fa sì che i Polka dots – così sono ancora chiamati nel mondo anglosassone – nella seconda metà del secolo si diffondano in Europa con la stessa velocità del ballo.
Da lì in poi il pois non abbandonerà più la ribalta, legando il proprio nome ai più diversi personaggi. In Inghilterra due tra tutti sono il dandy “Beau” Brummell, che lancia questa moda alla fine del XIX secolo e nientemeno che Winston Churchill, con il suo iconico papillon.
Il pois è però indissolubilmente legato alla moda femminile del Novecento
A partire dalla sua prima grande testimonial, che nel 1928 entra nell’immaginario collettivo indossando una gonnellina rossa a pois bianchi e un cappellino che presto diventera un fiocco altrettanto dotted: Minnie Mouse.
E se negli anni Trenta a farla da padrone è il pois piccolo su sfondo nero, rosso o blu, ben presto a quella della fidanzata di Topolino su affianca la silhouette ben più prorompente di un mito come Marilyn Monroe, splendida in un bikini polka dots a inizio Anni Cinquanta, decennio che sarà il trionfo del pois in un turbinio di pin up e gonne a ruota.
Non sono da meno altre icone di stile, come la splendida Brigitte Bardot, la sognante Audrey Hepburn e la sempre impeccabile Jackie Kennedy, che accompagnano questo pattern nel decennio successivo.
E i polka dots sbarcano nel bijou, e nel design e nell’arte, prima con Yayoi Kusama e poi con Roy Lichtenstein, che negli Anni Sessanta li trasferisce su tela consacrandoli come elemento pop. Negli Anni Ottanta diventano invece esuberante simbolo di ottimismo nel decennio del boom economico.
Cambiano pelle e colori, ma mai e poi mai escono da armadi e passerelle
Presentandosi di volta in volta nei défilé dei grandi stilisti come Mark Jacobs, Stella McCartney , Gucci, Moschino, Dior, Balenciaga, Valentino o Prada o tra le proposte dei brand di massa come H&M, Zara o Bershka. Bianchi e neri, colorati, grandi, piccoli, fitti, distanziati o in qualsiasi altra versione la moda voglia proporli.
Mood retro con gonna a palloncino o abitino bon ton; in versione optical, parte di un patchwork o in rigoroso black & white su un completo minimal, ce n’è per tutti i gusti.
Io amo la versione Fifties. Qual è il tuo pois? Fa’ il Test e dimmi la tua!