L‘Avvento è alle porte e, anche in questo periodo d’incertezza comincia a sentirsi l’atmosfera natalizia, tra alberi e luci che fanno già capolino dalle case. Una delle tradizioni più apprezzate di questo periodo è senz’altro il calendario d’Avvento, l’amato countdown verso Natale, che sempre più viene declinato in una miriade di varianti, per bambini e non.
Ma come nasce questa tradizione?
Leggenda vuole che a Maulbronn, in Germania, a fine Ottocento ci fosse un bambino che, all’avvicinarsi del Natale, chiedeva ogni giorno alla mamma se il gran giorno fosse arrivato. E lei, per tenere buono l’impaziente pargolo, decise di preparargli dei biscottini speziati da centellinare, uno ad uno, per tutta la durata dell’Avvento.
Il bimbetto non solo apprezzò, ma tenne il concetto bene a mente e, una volta cresciuto e diventato editore, la rielaborò a modo suo. Nel 1903 Gerhard Lang pubblicò quindi il primo Calendario dell’Avvento, in due fogli. Il primo conteneva le caselle con una breve poesia per ogni giorno. Il secondo 24 figurine che le illustravano, da ritagliare e incollare giorno per giorno sul calendario.
Andò talmente bene che la casa editrice ne fece il proprio prodotto di punta, con una lunga serie di varianti, dall’introduzione delle finestrelle, per aumentare la curiosità, a quella di cioccolatini etc…
E siccome Lang era un editore protestante, questa tradizione conquistò prima i Paesi, soprattutto nordici, in cui prevaleva quella religione, ma presto arrivò anche in quelli cattolici, dove prese velocemente piede.
Cioccolato, giochi e…
Il calendario d’Avvento, amato coundown verso Natale, nasce quindi rivolto ai bambini: un vero e proprio conto alla rovescia quotidiano di disegno in disegno.
Ben presto, però, iniziano anche le varianti, a partire da quelle introdotte appunto dallo stesso Lang, come i cioccolatini, che ricordano molto i biscotti del piccolo Gerhard. Arrivando alle mille proposte commerciali attuali: figurine giocattolo, personaggini a tema e chi più ne ha più ne metta.
E gli adulti? Ovviamente non sono da meno. E allora, soprattutto da qualche anno a questa parte, è un fiorire di offerte che propongono caselline con cosmetici, vini, birre artigianali e non, formaggio, the, whisky , oggetti per la casa, gioielli e, dove questa è legale, come in Canada, addirittura…. marijuana. Con l’avvertenza di non far avvicinare i bambini.
Fai da te
Accanto a queste varianti, però, non è mai tramontata e, anzi, sta prendendo sempre più piede l’abitudine di creare dei calendari d’Avvento in casa, insieme ai bambini o come sorpresa per loro o per il resto della famiglia.
Le varianti, ovviamente, possono essere moltissime. Dal più tradizionale con i disegni e le caselline, a quelli realizzati coi sacchetti del pane, le buste, i sacchettini di tela, calzette di lana, barattolini di vetro colorati, pacchettini, fino alla casetta di legno coi cassettini.
Per il primo bastano due fogli, colori, carta carbone e punteruolo. Mettendo infatti la carta carbone in mezzo ai due fogli (uno più sottile davanti, un cartoncino a fare da base) e disegnando le caselle, i contorni delle finestrelle si trasferiranno anche sotto. Poi ci si potrà sbizzarrire a decorare ogni casellina sul cartoncino e colorare la “copertina”. Una volta numerate le caselle e forati tre lati si potranno incollare i due fogli, facendo ben attenzione ad evitare le casellina da aprire!
Nelle buste o nei sacchettini si possono invece mettere oggetti che ricordano l’anno, foto scattate durante i mesi precedenti, regalini, pensieri, poesie, biscotti, cioccolatini o tutto ciò che la fantasia può suggerire.
E se si preferisce la versione giocosa si può ideare una “caccia al tesoro”, mettendo nel sacchettino l’indizio per trovare il regalo (meglio nasconderli uno ad uno la sera precedente l’apertura) oppure disporre le caselle a gioco dell’oca.
Il Calendario d’Avvento, amato countdown verso Natale, ha ispirato anche le città, che sempre più spesso li allestiscono nei palazzi del centro
Oltre che in moltissime parti della Germania, alcuni si trovano anche in Italia. Ad esempio a Bolzano, dove viene allestito utilizzando le finestre del palazzo Max Valier, in piazza Walther. Un appuntamento che quest’anno è stato spostato sui social ufficiali, per coinvolgere i turisti che non potranno arrivare. Altri grandi calendari sono allestiti solitamente nelle città limitrofe, tradizionale teatro di splendidi mercatini . Ma anche a Legnano, dove viene affidato a vari artisti, o a Torino.
A proposito di sorprese…
Perché parlare oggi di Calendario dell’Avvento? Per dare qualche idea, raccontare una storia e soprattutto… annunciare che da martedì accanto a quelli personalizzati o acquistati, ci sarà una sorpresa per tutti gli amici di TheMebWay! Il calendario di Meb & Friends: ogni giorno vi proporrò un racconto, una poesia, un’immagine, una ricetta, una canzone e… altro, pensate da me, ma anche regalati dai miei amici!!!!!