Tutti i bambini a dicembre attendono con ansia Babbo Natale. Ma in Nord Europa ieri sera i bimbi hanno lasciato fuori dalla porta i propri stivali, in attesa dei dolci di Nikolaus, lasciati nottetempo a chi è stato buono. E allora al santo alla base della leggenda di Santa Claus dedichiamo questa casellina del Calendario d’Avvento.
Una tradizione, quella di chiedere i regali a San Nicola o Nicolò, presente anche in alcune zone del Nord Italia, dove è spesso accompagnato dal malvagio Krampus, ma pure in varie aree del Sud, in particolare nella zona di Bari, città, insieme a Venezia, dove sono custodite le reliquie.
E se sei una tedesca che vive in Italia, non puoi che tramandare la tradizione, coinvolgendo i tuoi tutt’altro che riluttanti figlioletti.
Questa casellina, in effetti, ha un significato particolare visto che ad averla proposta con grande entusiasmo e poi realizzata è Alexia, compagna di mille avventure danzanti e non e instancabile Wunderfrau (Wonderwoman) del mio gruppo di danza.
La parola, allora, ad Alexia…
“Chi passa davanti a casa mia la sera del 5 dicembre può vedere quattro stivali spaiati e di modelli e misure diverse davanti alla porta di casa. Non sono lì nella speranza che qualche vicino li possa pulire, ma stanno aspettando l’arrivo di Nikolaus – ovvero San Nicolò. Essendo tedesca sono cresciuta con questa tradizione e ho coinvolto mio marito passandola anche ai nostri figli. Ogni anno i bambini in Germania, ma anche in Austria, Svizzera, Trentino Alto Adige, nei paesi Benelux, in Scandinavia e anche in Lettonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Slovacchia si uniscono ai miei due italiani nel cercare gli stivali più capienti o i piatti più grandi da mettere davanti alla porta, in attesa dei dolci di Nikolaus.
Ci sono inoltre varie canzoni tradizionali che descrivono bene l’attesa è che conoscono tutti.
Laβt uns froh und munter sein
“ Durante la notte, appunto, passerà Nikolaus e lascia dolci, cioccolato, noci e frutta ai bambini bravi e un bastone di legno nelle scarpe dei bambini cattivi. Da noi normalmente Nikolaus ha sempre lasciato dei dolci, ma ricordo bene un anno molto deludente. Era uno dei primi arrivi di Nikolaus da quando mi ero trasferita in Italia. La mattina davanti alla porta di casa c’erano pure gli stivali pieni ancora di frutta e noci, ma tutto il cioccolato ed i dolci erano stati mangiato dal cane dei vicini, che essendo italiano evidentemente non era al corrente delle mie tradizioni teutoniche. Da sempre la figura del Nikolaus è rappresentata da un uomo vestito di rosso con la barba bianca, che porta un grande sacco con i doni.
“Vi ricorda qualcuno? Certamente lo avete già incontrato mille volte nel periodo natalizio, perché Nikolaus e Babbo Natale sono la stessa figura. In Germania in effetti non è Babbo Natale a portare i regali di Natale, ma Jesu Bambini. La figura Nikolaus è basata su San Nicola di Myra (anni 270-343) le cui reliquie si trovano a Bari. Era il vescovo di Myra, che era conosciuto per le sue opere di carità verso i poveri e defraudati. Il 6 dicembre è effettivamente il giorno della sua morte. Nel 1087 i marinai di Bari riuscirono a portare una parte dello scheletro nella loro città, dove arrivò l’8 maggio, dando inizio alla celebrazione locale in quella data.
Alexia
Ma questa è la storia reale, che non ha molta importanza per chi come me e la mia famiglia gode del momento magico di aprire la porta la mattina e trovarsi gli stivali ben ripieni.
Buon Nikolaus!